Eh si, buono sto' primo piatto tipico del nostro paese, decantato in una delle sue belle canzoni dal noto Maestro Palumbo con gli Aquarata e dominante sulle tavole domenicane dei nostri concittadini più di allora che di oggi; ma forse ora a pochi piace, perché è di moda la cucina elaborata, quella che l'Antonella Clerici propone a tutte le casalinghe italiane. Che sapore e che profumo quando sotto il palato si gusta un bel piatto di maccheroni con il ragù! Sapete, quando ero bambino e passeggiavo per le strade di Corato (soprattuto tra quelle di via Bove, quartiere dei miei nonni materni) , ti accorgevi che era domenica quando nelle narici ti entrava questo odore di sugo, che fuoriusciva dalle case, preparato dalle prime ore del mattino a fuoco lento, ora purtroppo il ragù lo mangiano in pochi, ora si va la ristorante.... Buon appetito, comunque il ragù mi aspetta.
I miei lettori
domenica 25 maggio 2008
U ragù
Eh si, buono sto' primo piatto tipico del nostro paese, decantato in una delle sue belle canzoni dal noto Maestro Palumbo con gli Aquarata e dominante sulle tavole domenicane dei nostri concittadini più di allora che di oggi; ma forse ora a pochi piace, perché è di moda la cucina elaborata, quella che l'Antonella Clerici propone a tutte le casalinghe italiane. Che sapore e che profumo quando sotto il palato si gusta un bel piatto di maccheroni con il ragù! Sapete, quando ero bambino e passeggiavo per le strade di Corato (soprattuto tra quelle di via Bove, quartiere dei miei nonni materni) , ti accorgevi che era domenica quando nelle narici ti entrava questo odore di sugo, che fuoriusciva dalle case, preparato dalle prime ore del mattino a fuoco lento, ora purtroppo il ragù lo mangiano in pochi, ora si va la ristorante.... Buon appetito, comunque il ragù mi aspetta.
venerdì 23 maggio 2008
Aut disce aut discede!
Tradotto alla lettera significa "O impari o te ne vai". Può sembrare banale, ma è una massima che mi è rimasta impressa nella mente e che mi ha stimolato a credere nello studio e nella cultura stessa.
martedì 20 maggio 2008
Dante in Islanda!
"Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;
tu se' solo colui da cu' io tolsi
lo bello stilo che m'ha fatto onore".
INFERNO I
Il viaggio che stiamo per iniziare può sembrare molto complicato. Ma non è così. Vi chiediamo di seguirci con attenzione perché stiamo per seguire una pista mai battuta finora.Tutto parte da un libro pubblicato quest'anno da una casa editrice e da una spedizione condotta sul campo da un'equipe internazionale. Dunque un'idea semplice e al tempo stesso sconvolgente: il viaggio di Dante nella Divina Commedia non sarebbe solo un viaggio di fantasia, pieno di metafore e allegorie, ma potrebbe forse essere il racconto cifrato di un viaggio reale, che avrebbe fatto fin qui, in Islanda, nella leggendaria terra di ghiaccio e di fuoco.Secondo i ricercatori, che stiamo seguendo in Islanda e di cui avremo le immagini in esclusiva del loro lavoro sul campo, al centro di tutto potrebbe esserci un tesoro nascosto. Qualcosa di cui Dante avrebbe lasciato traccia per chi fosse stato in grado di decifrare il codice segreto delle sue terzine.
sotto 'l velame de li versi strani"
INFERNO IX
Secondo i testi cinesi, Shan Hai Ching T'Sang-Chu e Shan Hai Jing avrebbero raggiunto le coste americane passando lo stretto di Bering già nel 2640 avanti Cristo, durante una missione voluta dall'imperatore Huang Ti.Le leggende Indù raccontano invece di viaggi verso il Messico tra l'800 e il 400 avanti Cristo. Lo scopritore, che avrebbe poi vissuto tra gli Atzechi si chiamava vixepecocha.Il primo europeo, sempre secondo leggende non accertate, sarebbe stato il monaco irlandese San Brendano vissuto a cavallo tra il 400 e il 500 dopo Cristo. Ben 5 secoli prima dell'impresa dell'islandese Leif Erikson, narrata nella saga di Erik il Rosso nel dodicesimo secolo.C'è chi sostiene che prima di Colombo, a raggiungere l'America, sarebbero stati anche uomini affiliati all'ordine dei Templari: alcuni cavalieri sarebbero stati spediti in messico all'inizio del XII secolo a recuperare oro con cui finanziare la costruzione delle imponenti cattedrali gotiche, mentre nel 1398 Harry Saint Clair, guidato dal navigatore veneziano Antonio Zeno avrebbe affrontato l’atlantico per nascondere un tesoro templare nella lontana Oak Island. Storia, questa, che troverebbe conferma nelle decorazioni della misteriosa cappella di Roslyn in Scozia.E non è tutto. Lo stesso Cristoforo Colombo avrebbe ottenuto informazioni vitali per la sua scoperta proprio durante un viaggio in Islanda del 1477, solo 15 anni prima della grande impresa...
Ci troviamo sulla Faglia MedioAtlantica. Questo è uno dei luoghi più magici del pianeta ed era sacro anche agli antichi Islandesi, che qui si riunivano per decidere il loro futuro. Ma in questo che forse è il primo parlamento d'Europa, successe qualcosa di molto strano. Qualcosa che, inaspettatamente – ancora una volta – ha a che fare con i Cavalieri Templari.Ma ora è tempo di partire. Ripercorreremo quello che viene ritenuto il vero viaggio di Dante. Un'avventura che ci porterà ai confini della conoscenza. Intanto c'è ancora qualcosa che vogliamo raccontarvi su questa terra così magica. È la storia di un monte sacro, di un popolo invisibile e di un cancello che porterebbe al centro della terra.
Hvannadalshnukur è la montagna più alta d'Islanda. Per gli islandesi è una montagna magica. L'aspetto suggerisce antiche forze magiche in grado di plasmare 8.500 chilometri quadrati di ghiaccio che avvolgono il massiccio, e seppelliscono i vulcani che dormono – vivi – sotto di esso. La chiamano "La Porta dell'Inferno". Ma quale è il segreto che lo pone nel novero dei luoghi leggendari della Terra? Le tradizioni locali assicurano che la montagna è la sede dell'"Huldulfolk", non un essere bensì un popolo, anzi una progenie: quella degli Elfi.
Il viaggio continua. Siamo sulla Kjelo Route, la più antica strada d'Islanda, una strada che forse venne percorsa da Dante molti secoli fa. Questi boschi e queste montagne sembrano irradiare storie e magia da ogni angolo. Ma noi siamo qui per un motivo più preciso. Ricordiamoci, infatti, che stiamo seguendo le tracce di Dante Alighieri, in quello che sarebbe un incredibile viaggio compiuto in gran segreto su questi stessi sentieri circa 700 anni fa.
"Perché 'l turbar che sotto da sé fanno
l'essalazion de l'acqua e de la terra,
che quanto posson dietro al calor vanno"
PURGATORIO XXVIII
Qui si esce dal Purgatorio, di là Dante va verso il Paradiso. Eccoci al centro di tutta questa storia. Se l'ipotesi del ricercatore italiano fosse corretta, quello sarebbe il trono di Beatrice e questa la Candida Rosa dei Beati.Ma c'è di più: un immenso tesoro sarebbe nascosto al centro delle coordinate "inviateci" da grandi artisti nel corso dei secoli. Qui infatti Dante incontra Dio. Cosa c'è nascosto sotto l'anfiteatro?
Vero mistero o grande Bufala!!! John Titor.
lunedì 19 maggio 2008
Bullismo e nazismo
E sempre recentemente si è assistito ad un epilogo tragico del pestaggio a sfondo nazista ai danni di Nicola, poi deceduto.
In una scuola media di Genova la Preside ha dovuto prendere dei provvedimenti a seguito di aggressioni razziste ai danni di studenti ecuadoriani, a seguito dei simboli fascisti disegnati sui diari, esibiti sui telefonini, sui muri, etc.
Continue vessazioni subiti dai giovani e non solo.
Nasce quindi spontanea la domanda in ciascuno di noi, esposto all’impatto di questi fatti di cronaca, di quale sia il rapporto tra nazismo e bullismo.Se prima vi era la minaccia del fenomeno bullismo, con tutte le conseguenti difficoltà di gestione ed intervento, ora sembra predominare una aggiuntiva minaccia, quella del nazismo.
domenica 18 maggio 2008
Dal Sol Levante Dj Kentaro
Ragazzi, ho sempre sognato di screcciare come questo dj nipponico (forse non tutti sanno che ho un passato di pregressa esperienza radiofonica con riferimento al genere musicale rap, hip hop!), però quello che fa questo ragazzo sono cose dell'altro mondo!